Risparmio dell’acqua potabile e ammortamento della spesa

 
     
 

I consumi per i servizi pubblici in cui l’acqua potabile non risultava necessaria erano, nei primi anni ’20 di circa 12.000 metri3  giornalieri (solo per il servizio latrine e orinatoi pubblici venivano utilizzati circa 5.000 metri3 di acqua al giorno, altri 7.000 metri3 venivano usati per la pulizia delle strade e altri servizi). L’acqua potabile erogata dagli acquedotti cittadini nel 1920 era di circa 610 litri al secondo (50.000  metri 3 giornalieri ). Nei periodi di siccità, l’erogazione dell’acqua veniva ridotta di due terzi (12.000/15.000 m3 circa ). Tenuto conto che la potenzialità del nuovo acquedotto marino era di 12.000 m3 al giorno, il calcolo è presto fatto, la disponibilità di acqua potabile giornaliera sarebbe aumentata di circa un quarto in tempi normali e di circa  un terzo in tempi di forte siccità, permettendo un notevole risparmio che in pochi anni avrebbe ammortizzato la spesa investita per la costruzione di tale acquedotto.

Dal libro di Cassinelli/Temporelli, Gli acquedotti genovesi. Franco Angeli Editore 2007

 

 
 

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Vedi anche - Il progetto     La presa      Il serbatoio     Le turbo-pompe     I tubi      Le fontane     L'utilizzo     Cronologia

 

 

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