Relazione finale dell'ingegnere Aldo Viale, direttore dei lavori dell'acquedotto marino

 

 

 

Abbiamo descritto per sommi capi i vari usi che si possono fare dell'acqua salsa del nuovo acquedotto, passando da quelli di prima utilità ai secondari, si potrebbe pensare anche a dotare la città dell'acqua marina ad uso di bagni sia per ospedali come pure per stabilimenti pubblici o case private; così pure non sarebbe impossibile la costruzione di un acquario marino dotato di acqua corrente per usi commerciali e scientifici. Certamente in seguito all'esperimento effetuato per la prima volta da Genova, altre città costiere adotteranno per i servizi pubblici il sistema d'impiego dell'acqua del mare, la quale è destinata ad apportare un contributo notevole agli approvvigionamenti idrici delle nostre città marittime. La nostra penisola, per la sua configurazione geografica, può, meglio di ogni altra nazione, usufruire dell'infinità d'acqua da cui è lambita, riservando l'acqua potabile ai soli usi per cui essa si rende necessaria. A Genova la soddisfazione di aver dato il primo impulso a queste nuove direttive che rappresentano le fasi di quel crescente grado di civiltà che si basa sull'attuazione di tutte le opere atte a diffendere la saluta pubblica e ad aumentare il benessere dei popoli.

Relazione finale dell'Ingegnere Aldo Viale, direttore dei lavori dell'acquedotto marino.

 

 
 

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Vedi anche - Il progetto     La presa      Il serbatoio     Le turbo-pompe     I tubi      Le fontane     L'utilizzo     Cronologia  

 

 

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