Il progetto per la zona centrale e occidentale |
|
||
Ricostruzione del tracciato dell'acquedotto marino (mai realizzato) per la zona centro e ponente |
Gli altri due impianti (zona centrale e ponente) mai realizzati La scelta di un unico impianto di pompaggio e una distribuzione capillare lungo tutta la città, si rivelò poco economica (un unico impianto avrebbe portato l’inconveniente di un lungo trasporto di acqua in direzione parallelo alla costa), venne quindi deciso, già in fase di progetto, di costruire tre impianti, il primo separato dagl’altri per servire la zona orientale (levante), e gli altri due, per la zona centrale ed occidentale, collegati in serie e provvisti di serbatoi in cemento armato. L’impianto per la zona centrale
Per alimentare l’impianto, che
avrebbe dovuto servire la zona centrale della città, si progettò una
presa da costruire sul lato interno del molo Giano (qui la corrente
d’ingresso del porto avrebbe prodotto un continuo ricambio d’acqua),
la quale, attraverso una tubazione principale avrebbe convogliato
l’acqua ad un serbatoio che doveva essere costruito a lato di parco
Groppallo in via San Bartolomeo degli Armeni. L’impianto per la zona occidentale La presa dell’acqua per la zona occidentale della città non avrebbe pescato l’acqua direttamente in mare, ma dal serbatoio di parco Groppallo in via San Bartolomeo degli Armeni, per mezzo di un’altra pompa che prelevando l’acqua dal serbatoio attraverso un tubo di mandata l’avrebbe portata ad un secondo serbatoio situato nei pressi alle mura di San Bernardino. Da questo serbatoio, varie diramazioni avrebbero coperto capillarmente il ponente cittadino (circonvallazione a Monte, la Darsena, Principe e Di Negro). |
Il progetto per la zona a levante |
Vedi anche - Il progetto La presa Il serbatoio Le turbo-pompe I tubi Le fontane L'utilizzo Cronologia |